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SEASONIC 1KW Platinum, analisi Pt.3
Meccanismi di dissipazione, ventola e rumorosità
Diversamente dal modello 460W, passivo, in questo caso si è scelto di adottare una ventola del famoso produttore Sanyo Denki, precisamente la San Ace 9S1212F404. La conformazione è classica a 7 pale, il colore è nero ma la parte più interessante ovviamente è il motore, con un ball bearing proprietario. Le pale delle ventole sono ricurve e tendono verso l’interno incanalando un quantitativo d’aria maggiore rispetto alla normale tipologia mentre gli angoli sono smussati per diminuire il riverbero e le turbolenze d’aria, specialmente ad elevati giri di rotazione. Il produttore afferma che la ventola utilizza tre punti di bilanciamento invece dei soliti due, per una maggiore stabilità durante la rotazione.
Questi modelli sono realizzati a partire da una struttura in plastica ad elevata densità, con pale leggermente ricurve, meccaniche interne e ball bearing con una tolleranza molto ristretta, permettendo quindi un’interessante connubio tra portata ed elevata silenziosità operativa. Diversamente da molte altre ventole in circolazione, queste ultime, utilizzano un numero maggiore di punti di bilanciamento assiale, tale da permettere quindi una migliore stabilità durante la rotazione, e quindi un maggiore MTBF rispetto alle comuni ball bearing, anche se da specifica si attestano sulle 40.000h; questo significa che per romperne una, nel 90% dei casi, dovrete farla lavorare di continuo a 60 gradi, al massimo dei giri, per 4 anni e mezzo.
Ma una ventola, al di là della sua eccellenza o delle sue caratteristiche tecniche, non è nulla se non è accoppiata ad un sistema di regolazione ben calibrato ed intelligente; questo è proprio uno dei punti a favore delle soluzioni Seasonic Platinum, ovvero la presenza di un sistema fanless fino al 30% della potenza complessiva dell’unità. Più precisamente significa che se, per ipotesi, un alimentatore è in grado di erogare una corrente continua di 1000W, il 30% implica che fino a 300W la ventola non venga azionata ! Bene, questo valore è superiore di ben 100W rispetto a quello della concorrenza, che vanta modalità fanless fino a 200W ! Se questo non è una caratteristica sbalorditiva, sarebbe difficile definirla diversamente.
Come possiamo osservare dal grafico fornito dalla stessa Seasonic, la gestione della ventola permette di avere a disposizione potenzialmente un alimentatore passivo per bassi carichi, a patto che ci sia una Tamb entro determinati limiti di sicurezza imposti dalla casa.
Le ragioni di queste possibilità sono le seguenti:
- elevatissima efficienza operativa
- calore generato inferiore rispetto alla concorrenza
- layout delle componenti interne aperto, e quindi c’è la presenza di un’ottima dissipazione passiva
- numero elevato di dissipatori passivi
- totale inesistenza, o quasi, di zone impossibili da ventilare
- dissipazione ripartita sia sul PCB, che sulle daughterboard
- presenza di un pad termico posteriore a contatto con i VRM della +12V
Riportiamo brevemente le specifiche della ventola in esame:
Nota: l’MTBF ed i valori di pressione statica, rumorosità e flusso d’aria sono della versione 9S1212F401 in quanto sul sito principale non risultano esserci quelli della 9S1212F404. Si ipotizza che siano grossomodo simili.
Diversamente dalla versione passiva, in questo caso non è necessario montare l’alimentatore al contrario, ovvero con le fessure di ventilazione opposte al PCB rivolte verso l’alto ( per favorire i naturali processi di convezione termica ), sarà quindi possibile utilizzarlo in maniera classica.
Linee da +12 V ed efficienza
Seasonic afferma che è presente un’unica rail dei +12V, caratterizzata da un massimo di 82A di corrente. In base a quanto riportato direttamente dal produttore siamo dinanzi ad un valore di efficienza elevatissima, addirittura circa il 92.5% con un carico del 50%, in full load. Di fondamentale importanza è il valore relativo all’efficienza a bassi wattaggi (entro gli 80W), di poco inferiore all’87%), ovvero un risultato davvero meraviglioso, dato che in molti altri casi è decisamente inferiore; questo significa che sarà adatto a sistemi con bassi carichi di lavoro. Nulla da segnalare per quanto riguarda potenziale instabilità, difetti di progettazione o pecche strutturali.
Lunghezza cavi e modularità
Abbiamo già riportato la tabella con le lunghezze dei cavi ma sappiate che la lunghezza minima è 60cm, più 15/12cm per ogni altro connettore secondario; questo permettera di raggiungere facilmente tutte le periferiche del nostro sistema, anche nel caso di cabinet grandi. Data la presenza di due connettori da 6+2 Pin, molex e connettori di alimentazione SATA, sarà possibile alimentare un sistema davvero potente ed equilibrato, anche per via dell’utilizzo fanless entro i 300W di utilizzo. E’ ovviamente presente il supporto a soluzioni Dual e persino Quad GPU, in quanto sono presenti fino a 6 cavi da 6+2 Pin di alimentazione. Con questo alimentatore potrete installare, senza il minimo problema uno SLI di GTX 690 / oppure un CFX di AMD HD 7990, assieme ad una potente CPU overcloccata. L’alimentatore è completamente modulare. E’ ottimo lo sleeving dei cavi come la tipologia dei connettori modulari, notevole la flessibilità e lo spessore contenuto dei cavi.
Riportiamo alcune fotografie dei cavi in dotazione, separati in base alla tipologia.
Prima confezione:
Seconda confezione:
Ora una domanda: quali sono le caratteristiche tecniche più importanti che vi porteranno ad optare per un modello di un alimentatore invece di un altro? Indubbiamente il rapporto prezzo/prestazioni, poi semza ombra di dubbio l’efficienza, la rumorosità sotto carico, gli amperaggi sulla linea da 12V, l’affidabilità complessiva, il raffreddamento (che però è correlato al rumore, in questo caso nullo), ed ultimo ma non per importanza la stabilità dei voltaggi sotto carico. L’insieme di questi valori porta un alimentatore ad essere un’ottima scelta, nel tempo; una componente che tende ad essere sottostimata durante la fase di assemblaggio di un PC. Al contrario l’alimentatore è una parte fondamentale, che vi permetterà appunto di alimentare sistemi potenti, possibilmente con stabilità e silenziosità. Nell’evoluzione degli alimentatori, nel corso degli anni la linea da +12V è cresciuta costantemente, per far fronte alle grandi richieste di corrente, prima proprie solo della CPU ed ora prevalentemente delle schede grafiche dedicate. In questo caso siamo dinanzi ad un prodotto davvero fantastico per questo wattaggio, che non potrà deludervi nella maniera più assoluta!